Sono nove i Paesi dell'Unione europea che hanno dato vita a un “gruppo di amici inclusivo” a sostegno del voto a maggioranza qualificata sulle tematiche di politica estera e sicurezza comune.
All'iniziativa, promossa dalla Germania hanno aderito altri tre Paesi di primo piano ovvero Francia, Italia e Spagna, ai quali si aggiungono Belgio, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia. L’adesione al gruppo è aperta a tutti gli Stati membri che hanno interesse a migliorare i processi decisionali nella politica estera dell’Ue, in particolare attraverso il voto a maggioranza qualificata.
La mission del gruppo è accrescere l’efficacia e la rapidità delle decisioni di politica estera dell’Ue ed essere adattati al fine di rafforzare l’Unione come attore globale. Un approccio coordinato e agile all'azione esterna – dagli aiuti allo sviluppo alla politica estera e di sicurezza comune – può garantire all'UE una voce più forte e più unita nel mondo.
La cornice giuridico-formale è il Trattato sull’Ue sulla base delle cui norme il gruppo di amici si propone di realizzare progressi pragmatici e concreti nei processi decisionali in materia di politica estera e di sicurezza.
Il miglioramento del processo decisionale è fondamentale anche in vista degli altri obiettivi futuri dell’Ue.
Si tratta di un segnale di coesione intergovernativa sicuramente accellerata dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e delle crescenti sfide internazionali che l’Ue deve affrontare.
Antonio De Chiara @europolitiche.it