Nelle conclusioni del Consiglio europeo a Bruxelles protrattosi fino alla di venerdì 25 marzo, si legge: "L'Unione Europea è al fianco dell'Ucraina e del suo popolo e il Consiglio europeo conferma la dichiarazione di Versailles, riconoscendo le aspirazioni d'ingresso nell'Ue. Il Consiglio rinnova la richiesta alla Commissione si consegnare le sue valutazioni in linea con le procedure d'ingresso dei trattati [...]
L'Unione Europea continuerà ad assicurare aiuti finanziari, politici, materiali ed umanitari all'Ucraina. Sinora ha approvato sanzioni massicce contro Russia e Bielorussia, che stanno avendo effetti pesanti, ed è pronta a chiudere scappatoie, contrastare possibili manovre evasive e imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità di continuare l'aggressione".
"Il Consiglio europeo chiede" inoltre di "completare urgentemente il lavoro sulle recenti proposte della Commissione a sostegno degli Stati membri in modo da garantire che i finanziamenti dell'Ue per i rifugiati e i loro ospiti possano essere mobilitati rapidamente e invita la Commissione a lavorare su ulteriori proposte per rafforzare il sostegno dell'Ue a questo proposito".
I leader dell'Ue, riuniti a Palzzo Europa hanno concordato di istituire inoltre un fondo di solidarietà per l'Ucraina : "Tenendo presente la distruzione e le enormi perdite subite dall'Ucraina a causa dell'aggressione militare russa, l'Unione europea si impegna a fornire sostegno al governo ucraino per le sue necessità immediate e, una volta cessato l'assalto russo, per la ricostruzione di un'Ucraina democratica. A tal fine, il Consiglio europeo conviene di sviluppare un fondo fiduciario di solidarietà per l'Ucraina e invita i suoi partner internazionali a partecipare, e chiede che i preparativi inizino senza indugio. Invita la Commissione a continuare a fornire assistenza tecnica per aiutare l'Ucraina ad attuare le riforme necessarie".
Il Consiglio di Bruxelles è stato l'ultimo dei tre appuntamenti per il presidente Usa: dopo il vertice Nato in mattinata, nel pomeriggio riunione del G7 e a seguire Consiglio europeo.
"Pronti a inasprire le sanzioni, continuando ad agire uniti". Il G7 si è detto pronto ad adottare nuove misure punitive nei confronti della Russia e ha messo in guardia Putin, con "severe conseguenze", qualora dovesse usare armi chimiche o nucleari" contro l'Ucraina. Decisioni prese nel corso di una giornata, il 24 marzo, a suo modo storica, con tre vertici internazionali uno di seguito all'altro, caratterizzati dalla presenza di Joe Biden in Europa
Antonio De Chiara@europolitiche