Giovedì 7 marzo il Partito popolare europeo (PPE), il principale partito europeo di centrodestra, ha eletto l’attuale presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen come propria “candidata di punta” (lead candidate) per la presidenza della Commissione Europea, incarico che verrà rinnovato in seguito alle elezioni europee del prossimo giugno. La decisione è stata presa durante il congresso del partito che si è concluso giovedì a Bucarest, in Romania, con 410 voti favorevoli e 89 contrari. L’intenzione di candidarsi per un secondo mandato il mese scorso era stata annunciata durante una riunione dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU), il suo partito in Germania.
Tradizionalmente il presidente viene selezionato con il meccanismo dello Spitzenkandidat, che prevede che prima delle elezioni ogni partito politico presente nel Parlamento Europeo comunichi il candidato preferito per questo ruolo. Il partito europeo che dopo le elezioni ottiene più parlamentari ha il diritto di proporre il suo candidato all’intero Parlamento, che può decidere se confermarlo o meno.
I sondaggi danno il PPE in vantaggio, per le elezioni europee di giugno e quindi la presidente von der Leyen ha buone possibilità di ottenere un secondo mandato. A contenderle, per ora, la carica per il PSE l'attuale commissario UE al Lavoro Nicolas Schmit.
staff @europolitiche.it