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Consiglio Ue : il confronto su governance sanitarie, energia, clima, migranti, sullo sfondo il caso Polonia

22-10-2021 17:50

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Consiglio Ue : il confronto su governance sanitarie, energia, clima, migranti, sullo sfondo il caso Polonia

I lavori della seconda giornata del vertice Ue si sono conclusi. I 27, dopo una lunga discussione,

I lavori della seconda giornata del vertice Ue si sono conclusi. I 27, dopo una lunga discussione, hanno adottato le conclusioni sul dossier migrazione e hanno discusso, come ultimo punto, della strategia per la digitalizzazione.

 

Governance sanitaria

Nel contesto della prossima riunione del G20 e in vista della sessione speciale dell'Assemblea mondiale della sanità che si terrà a novembre, il Consiglio europeo sottolinea "il proprio sostegno a un ruolo forte e centrale dell'Organizzazione mondiale della sanità nella futura governance sanitaria globale nonché all'obiettivo di concordare un trattato internazionale sulle pandemie". Il Consiglio europeo si è occupato della recente impennata dei prezzi dell'energia e ha esaminato l'impatto dell'aumento dei prezzi sui cittadini e sulle imprese, soprattutto sui cittadini vulnerabili e sulle PMI, che cercano di riprendersi dalla pandemia di COVID-19.

 

Pandemia di COVID-19

Intensificare gli sforzi per superare l'esitazione vaccinale. È quanto si legge bene conclusioni del Consiglio europeo relative alla pandemia di Covid. "Le campagne di vaccinazione in Europa hanno portato a progressi significativi nella lotta contro il Covid. In alcuni Stati membri, tuttavia, la situazione rimane molto grave. Al fine di aumentare ulteriormente i tassi di vaccinazione in tutta l'Unione è opportuno intensificare gli sforzi per superare l'esitazione vaccinale, anche contrastando la disinformazione, in particolare sulle piattaforme di social media. È necessario restare vigili in merito alla comparsa e alla diffusione di possibili nuove varianti". Alla luce dell'evoluzione della situazione epidemiologica, il Consiglio europeo chiede "la prosecuzione del coordinamento volto a facilitare la libera circolazione all'interno dell'UE e i viaggi verso di essa, nonché una revisione delle due raccomandazioni del Consiglio. Incoraggia la Commissione ad accelerare i lavori riguardanti il riconoscimento reciproco dei certificati con i paesi terzi". Sulla base delle esperienze acquisite nel corso della crisi COVID-19, "occorre rafforzare la resilienza e la preparazione orizzontale dell'UE dinanzi alle crisi. Per garantire una prevenzione, preparazione e risposta piu' efficaci in caso di future emergenze sanitarie nell'UE, il Consiglio europeo chiede di concludere i negoziati sul pacchetto legislativo relativo all'Unione della salute e di assicurare che gli Stati membri siano adeguatamente coinvolti nella governance dell'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA). Ricorda la necessità di portare avanti rapidamente i lavori relativi all'accesso ai farmaci in tutti gli Stati membri". Il Consiglio europeo ribadisce che "l'UE resta determinata a contribuire alla risposta internazionale alla pandemia e a garantire l'accesso ai vaccini per tutti. Chiede la rapida rimozione degli ostacoli che impediscono la diffusione a livello mondiale dei vaccini e invita la Commissione a proseguire il dialogo diretto con le aziende produttrici a tale riguardo, in modo da consentire agli Stati membri di accelerare la fornitura di vaccini ai paesi che ne hanno maggiormente bisogno. L'UE continuerà a sostenere la produzione di vaccini e la vaccinazione nei paesi partner". 

 

Sostegno

Successivamente la Commissione valuterà se taluni comportamenti di negoziazione richiedano ulteriori misure di regolamentazione; gli Stati membri e la Commissione a utilizzare urgentemente al meglio il pacchetto di misure per fornire aiuto a breve termine ai consumatori più vulnerabili e sostenere le imprese europee, tenendo conto della diversità e specificità delle situazioni negli Stati membri; la Commissione e il Consiglio a prendere in considerazione in tempi brevi misure a medio e lungo termine volte a contribuire a un'energia a prezzi abbordabili per le famiglie e le imprese, aumentare la resilienza del sistema energetico dell'UE e del mercato interno dell'energia, provvedere alla sicurezza dell'approvvigionamento e sostenere la transizione verso la neutralità climatica, tenendo conto della diversità e specificità delle situazioni negli Stati membri; e la Banca europea per gli investimenti a esaminare in che modo accelerare gli investimenti nella transizione energetica, nel quadro del suo attuale margine di manovra in termini di capitale, nell'ottica di ridurre i rischi di future perturbazioni e realizzare le ambizioni dell'Europa in materia di connettività globale. I lavori saranno portati immediatamente avanti nella riunione straordinaria del Consiglio TTE (Energia) del 26 ottobre 2021. Il Consiglio europeo seguirà l'evoluzione della situazione e ritornerà sulla questione a dicembre. Il Consiglio europeo ha tenuto una discussione strategica sulla politica commerciale dell'UE. Il Consiglio europeo ha discusso dei preparativi per il prossimo vertice ASEM del 25 e 26 novembre 2021. In tale contesto sostiene la strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica e invita il Consiglio ad assicurarne la rapida attuazione. 

 

Prezzi dell'energia

Il pacchetto di misure presentato nella comunicazione della Commissione sulla risposta all'aumento dei prezzi dell'energia contiene misure utili sia nel breve che nel più lungo periodo. Il Consiglio europeo invita la Commissione a studiare il funzionamento dei mercati del gas e dell'energia elettrica, nonché del mercato dell'EU ETS, con l'aiuto dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA). - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Le-conclusioni-del-Consiglio-Europeo-Piu-sforzi-per-evitare-esitazione-vaccinale-5457f33b-7020-4f5c-8bbb-8dbc1060a6d2.html

 

Finanziamenti per il clima

Il Consiglio europeo ricorda l'impegno dell'UE e dei suoi Stati membri a continuare ad aumentare i loro finanziamenti per il clima. Esorta gli altri paesi sviluppati ad aumentare con urgenza il loro contributo all'obiettivo collettivo di finanziamento per il clima pari a 100 miliardi di USD all'anno fino al 2025. Il Consiglio europeo ha anche preso atto dei preparativi per la riunione della COP 15 sulla diversità biologica che si terrà a Kunming. Chiede un ambizioso quadro globale per la biodiversità post-2020 al fine di arrestare e invertire la perdita di biodiversità. 

 

COP 26 di Glasgow

In vista della COP 26 di Glasgow il Consiglio europeo chiede una risposta globale ambiziosa ai cambiamenti climatici. È essenziale fare in modo che l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 ºC rimanga raggiungibile. Il Consiglio europeo invita pertanto tutte le parti a proporre e attuare obiettivi e politiche nazionali ambiziosi. Esorta in particolare le grandi economie che non l'hanno ancora fatto a comunicare o ad aggiornare, in tempo per la COP 26, contributi determinati a livello nazionale rafforzati e ambiziosi e a presentare strategie a lungo termine per azzerare le emissioni nette entro il 2050. 

 

Migranti

La discussione sul dossier migrazioni tra i leader Ue si è fatta tesa su vari punti della bozza di conclusioni, che è stata riscritta, facendo slittare la fine dei lavori del vertice dei leader Ue. Tre i nodi principali: le azioni della Bielorussia contro le frontiere Ue, i movimenti secondari e i finanziamenti per i piani di azione con i Paesi terzi. In particolare, dove prima si faceva solo un riferimento generico agli attacchi ibridi, ora viene citata la Bielorussia, con possibili "misure restrittive aggiuntive". Nelle conclusioni finali i capi di Stato e di Governo si "impegnano negli sforzi per ridurre i movimenti secondari" e a "garantire un giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà tra gli Stati membri". La posizione dei Paesi del Sud, Italia inclusa, è che i movimenti secondari, cioè lo spostamento di un migrante da un Paese Ue a un altro Paese Ue, non si risolvono senza affrontare il nodo dei movimenti primari, quelli dai Paesi extra Ue verso i Paesi Ue di primo arrivo. Un altro nodo è quello delle barriere, ostacoli fisici da costruire ai confini esterni dell'Unione, per aiutare a gestire i flussi: diversi Paesi, inclusi quelli confinanti con la Bielorussia che spedisce  migranti verso l'Ue come rappresaglia contro le sanzioni, vorrebbero che fossero finanziate dal bilancio comunitario. Il presidente lituano Gitanas Nauseda ha ribadito stamani che le barriere sono necessarie, perché "nessuno sa che cosa succederà" in futuro, dato che il regime  di Aleksandr Lukashenko starebbe cercando di aprire nuovi collegamenti con Paesi mediorientali, al fine di attirare altri migranti da avviare al confine con Polonia, Lituania e Lettonia.  Altro tema che ha tenuto banco è quello del finanziamento dei muri alle frontiere esterne, secondo quanto spiegano fonti diplomatiche europee. La discussione si è protratta su particolari del tipo se il filo spinato possa essere considerato una barriera e se possa essere finanziato con i fondi comunitari.

 

 

Crossmediale in lingua italiana sulle politiche delle istituzioni europee e dei governi dei paesi dell’Unione Europea

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