Chinese President Xi Jimping completed a two-day state visit to Paris to mark 60 years of diplomatic relations between the two countries. The president of the EU Commission von der Leyen also reached the French capital. Global trade and ongoing wars were at the center of the talks at the Elysée.
Visita di stato di due giorni a Parigi del presidente cinese Xi Jimping in occasione dei 60 anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Presente anche la presidente della Commissione Ue von der Leyen.
Commercio globale e guerre in atto al centro dei colloqui all'Eliseo.
Nel corso dell’incontro con il presidente Xi Jinping, Emmanuel Macron ha chiesto “regole eque per tutti” negli scambi commerciali tra l’Europa e la Cina. Il presidente francese non è nuovo alla richiesta a nome dell’Unione europea di una più forte reciprocità commerciale con Pechino.
“L’avvenire del nostro continente dipenderà chiaramente anche dalla nostra capacità di continuare a sviluppare in modo equilibrato le nostre relazioni con la Cina”, ha sottolineato Macron in presenza di Xi e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen giunta a Parigi per l’occasione.
Sul fronte più specificamente geostrategico il presidente francese ha significativamente dichiarato che il “coordinamento” con la Cina sulle “crisi maggiori” in Ucraina e in Medio Oriente è “assolutamente decisivo”.
Dal canto suo, la presidente della Commissione von der Leyen ha rimarcato che “L’Ue e la Cina vogliono buone relazioni e dato il peso globale della Cina il nostro impegno è quello di assicurare il mutuo rispetto per evitare equivoci e trovare soluzioni alle sfide globali" e ha aggiunto che
“La Cina è importante per l’Ue per affrontare le maggiori sfide globali, come la nostra lotta comune contro il cambiamento climatico”. Una postura diplomatica quella della presidente von der Leyen che è apparsa aperta la dialogo selettivo Ue-Cina su specifici macrotemi “è importante che è oggi” Ue e Cina parlino “di come cooperare individuando dove i reciprochi interessi sono allineati”.
Il presidente cinese Xi Jinping ha replicato con altrettanta disponibilità con un invito a coordinarsi maggiormente sui principali dossier dell'attuale e complessa fase storica: “Come due grandi potenze mondiali, la Cina e l’Ue devono rimanere partner, perseguire il dialogo e la cooperazione, approfondire la comunicazione strategica, rafforzare la fiducia reciproca strategica, consolidare il consenso strategico e impegnarsi nel coordinamento strategico”.
Restano le distanze, tuttavia Xi, anche in questo viaggio in Europa, è sembrato voler ricollocare la Cina in un ruolo più attivo nel mutato quadro geopolitico rispetto alla sua visita di cinque anni addietro. Non sarà sfuggito al leader cinese, la pressante assertività di Macron su temi come la difesa europea e la necessità di sostenere ancor meglio l'Ucraina aggredita dalla Russia.
Divergono le opinioni sul senso delle due visite che sono succedute a quella parigina, ovvero quelle condotte in Serbia e in Ungheria. Una delle letture più accreditate è che Xi abbia voluto rimarcare la preferenza per Paesi europei con governi più attenti, in questi anni, a non definire la sua leadership in Cina come autocratica.
Antonio De Chiara @europolitiche.it