EN - The new European Commission, led for the second time by Ursula von der Leyen, has entrusted the two key portfolios of the green and digital transition to two politicians with expertise in these sectors.
Teresa Ribera, 55, with the rank of executive vice president, is expected to confirm in Brussels her reputation as a supporter of ambitious action for the ecological transition and climate, having been an influential Spanish minister, who rose to prominence since 2018 for the strong push for the green transition in the socialist governments led by Sanchez.
Henna Virkunnen, 52, Finnish, in the EPP quota as executive vice-president, has a solid background in innovation and security and is preparing to revolutionize the sector in Brussels, focusing on artificial intelligence, network infrastructures and cybersecurity. With her, the President intended to unify the digital portfolio headed by the Vestager-Breton diarchy in the previous European executive.
IT - La nuova Commissione Europea, guidata per la seconda volta da Ursula von der Leyen, ha affidato i due portafogli chiave della transizione verde e digitale a due politiche esperte in questi settori.
Teresa Ribera, 55 anni, col rango di vicepresidente esecutiva, è attesa a confermare a Bruxelles la sua fama di sostenitrice di un’azione ambiziosa per la transizione ecologica ed il clima, essendo stata un influente ministro spagnolo, assurta dal 2018 agli onori della cronaca per la forte spinta alla transizione verde nei governi socialisti a guida Sanchez.
Henna Virkunnen, 52 anni, finlandese, in quota PPE come vice presidente esecutuvo, ha un solido background in innovazione e sicurezza e si prepara a rivoluzionare il settore a Bruxelles, concentrandosi su intelligenza artificiale, infrastrutture di rete e cybersecurity. Con Lei, la Presidente ha inteso unificare il portafoglio digitale in capo alla diarchia Vestager-Breton nel precedente esecutivo europeo.
Dalla scelta delle figure che si occuperanno dei due dossier in Commissione, non si direbbe, come non di rado si legge, che al Berlaymont abbiano in programma di depotenziare lo slancio verso le due transizioni avviate nella decima legislatura. Non manca certo la consapevolezza che si tratta di due processi sottoposti a critiche per le difficoltà che incontrano e che creano a larghi strati della popolazione europea ma i benefici che ne verranno sono di grande rilevanza per i sistemi sociali ed economici dei prossimi decenni.
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