EU/EN - The long-awaited extraordinary Trade Council of the European Union was held on Monday, April 7, in Luxembourg. The response to the American duties (worth about 25 billion euros), the first part (for 4.6 billion), which was frozen by the previous trade dispute, will come into force from April 15. The second, new, worth over 18 billion, will be applicable from May 15. Both will be voted on Wednesday, April 9. On the same day, Monday, Trump threatened to increase tariffs on China by a further 50%, starting from April 9, and to interrupt talks with China regarding their requested meetings, in case Beijing does not withdraw its retaliatory tariffs of 34%. A fake news about a ninety-day postponement of the application of customs tariffs has also circulated and was rejected by Peter Navarro, considered the architect of Trump's tariff plans, Elon Musk's request for 'zero tariffs' between the United States and Europe, while once again the markets have burned capitalization for billions of dollars.
ITA - Si è tenuto lunedi 7 aprile a Lussemburgo l'atteso Consiglio straordinario del Commercio dell'Unione europea. La risposta ai dazi americani (che valgono circa 25 miliardi di Euro) è articolata in due fasi. La prima parte (per 4,6 miliardi), che era congelata dalla precedente disputa commerciale, entrerà in vigore dal 15 aprile. La seconda, nuova, dal valore di oltre 18 miliardi, sarà applicabile dal 15 maggio. Entrambe saranno votate mercoledì 9 aprile. A margine della riunione, il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič ha dichiarato: “finché non vedremo progressi tangibili, lavoreremo lungo tre binari: difendere i nostri interessi attraverso contromisure; diversificare il nostro commercio attraverso nuovi accordi; impedire deviazioni commerciali dannose”. Si è registrata una visione sostanzialmente unitaria tanto che il ministro dell'Economia tedesco Habeck, ha rimarcato l'unanimità raggiunta. Nessun veto insomma, anche perché per respingere i dazi serve la maggioranza qualificata dei contrari.
Nella stessa giornata di lunedi, Trump ha minacciato di aumentare le tariffe sulla Cina di un ulteriore 50%, a partire dal 9 aprile e di interrompere i colloqui con la Cina riguardanti i loro incontri richiesti, nel caso Pechino non ritirasse le sue tariffe di ritorsione del 34%.
E' circolata inoltre una fake news sul rinvio di novanta giorni dell'applicazione delle tariffe doganali ed è stata respinta da Peter Navarro, considerato l'architetto dei piani tariffari di Trump, la richiesta di Elon Musk di 'zero tariffe' tra Stati Uniti ed Europa, mentre ancora una volta i mercati hanno bruciato capitalizzazione per miliardi di dollari.
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