instagram
twitter

Iscriviti ora alla

europolitiche3
europolitiche

Newsletter

europolitiche
Il decimo vertice del Comitato europeo delle regioniVoices: il festival europeo del giornalismo e della media literacyEuroparlamento: si al Media Freedom Act, la legge che protegge i media da ingerenze politicheL'Europa e le sue famiglie politiche. Conversazione con Benedetto LigorioEurogruppo: Gentiloni, una sfida da vincere i tempi previsti dal nuovo Patto di StabilitàPPE: Von der Leyen candidata per un secondo mandato alla Presidenza della Commissione UEA Roma lanciate nuove forme di partecipazione dei cittadini europeiAppunti sul tempo nuovo europeo. La lezione di Salvatore Veca per la buona politicaPPE: al via il congresso. Weber: difendere l'Ue contro nazionalismi ed estremistiPSE: Nicolas Schmit candidato dal congresso di Roma alla Presidenza della Commissione UeDue anni senza David. L'omaggio di Firenze al nuovo umanesimo europeista di Sassoli"L'Europa nel vortice. Dal 1950 ad oggi" di Jan KershawLa Conferenza sull'Ucraina a ParigiLagarde: Parlamento UE guidi l'azione per rafforzare l'eurozonaDraghi all'Ecofin: "la Ue non sta al passo, dobbiamo investire a breve somme enormi pubbliche e private"Eurogruppo: anche per Lagarde e Gentiloni urgente l'Unione del mercato dei capitaliEurogruppo: Le Maire propone Unione mercati capitali su base volontariaInnovazione e buona politica nell' era ipercomplessaAI Act, nell'UE la prima legge al mondo sull’intelligenza artificialeVon der Leyen si candida per un secondo mandato alla presidenza della Commissione europeaAlexey Navalny è morto: le reazioni dei vertici Ue. Indignazione dai governi europeiPatto di stabilità, Consiglio e Parlamento trovano l’accordo sulle nuove regole comuni di bilancioScholz incontra Biden e chiede di sbloccare altri aiuti all'Ucraina"2024. Un continente al bivio". Gentiloni in conferenza ad Harvard durante la missione negli Stati UnitiTorna in Europa la presidenza del G7. Passaggio di consegne a Tokio dal Giappone all'ItaliaIl primo ministro francese Attal a Berlino. Primo incontro con il cancelliere ScholzConsiglio europeo: unanimità dei 27 per altri 50 miliardi all'UcrainaFmi: l'eurozona in crescita dello 0,9% nel 2024Charles Michel porterà a termine il mandato di Presidente del Consiglio europeoLa Bce lascia i tassi invariatiGentiloni: Recovery Fund e InvestEU sono storie di successoGermania-Francia-Italia: l'Ue deve difendere le navi in transito nel mar Rosso dai pirati HouthiDavos: al WEF Macron insiste su una forte spinta agli investimenti pubblici europeiVon der Leyen, 'a marzo strategia per l'industria Ue della difesa'.L'Ue e la sua nuova governance fiscale coordinata con l'accordo sul Patto di stabilità
europolitiche

Rigenerare l'Unione con l'Agenda 2030. Dialogo con Andrea de Maria

27-03-2022 10:10

Europolitiche

Europolitiche, europolitica, unione europea, europolitiche, next generation eu, Agenda 2030, Alessandro Mauriello, Pnnr,

Rigenerare l'Unione con l'Agenda 2030. Dialogo con Andrea de Maria

Dialogo sull'Agenda 2030 e l'Europa che verrà del vicedirettore Alessandro Mauriello con Andrea De Maria. Segretario della Camera dei Deputati

Nel corso degli ultimi anni la Commissione europea ha promosso numerose iniziative coerenti con le finalità e i valori della Agenda 2030, approvata nella Nazioni Unite nel settembre del 2015. Con l’avvio della Commissione presieduta da Ursula von der Leyen, l’Agenda 2030 è divenuta centrale nell’azione politica dell’Unione europea (UE). Le iniziative di Bruxelles sono di ampio respiro e di grande impatto, come il Green Deal europeo. D’altra parte, è evidente che la crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 ha inciso profondamente sulle politiche europee e nazionali, anche se la Commissione e il Consiglio europeo hanno confermato la necessità di realizzare azioni orientate alle priorità di medio termine stabilite prima dello scoppio della pandemia.

A latere di un importante convegno, svoltosi sul tema Agenda 2030,  come idee e opportunità per rigenerare il campo  progressista europeo. Il vicedirettore di Europolitiche Alessandro Mauriello ha voluto dialogare su tale percorso con Andrea De Maria, gia' amministratore  locale e Dirigente del Pd nazionale. Onorevole, cominciamo con il chiederle ma davvero gli obiettivi Agenda 2030 possono cambiare il socialismo europeo?   

Ringrazio la Fondazione Buozzi per aver organizzato questa occasione di confronto consentendoci di riflettere su un tema importante e delicato come quello del rapporto tra Agenda 2030, ruolo della politica e campo progressista. Partirei dalla considerazione che l’Agenda degli obiettivi per il 2030 è di fatto un progetto riformatore, o comunque promotore di una visione riformista e che in Italia si riconosce nei valori della Costituzione, nel quale il campo progressista non fatica a identificarsi. Da quell’Agenda impariamo che oggi più che mai è necessaria una politica globale. Si esce dagli anni ‘80, dalle idee neoliberiste dove il mercato si autoregola, dove lo stato si ritira, dove la società è solo una funzione dell’individuo, si esce da quella visione con più politica e più dimensione globale: la crisi del 2008 ha dimostrato che il mercato non si governa da solo, serve una guida politica e questa non può che essere globale. E dopo quella crisi, la stagione della pandemia ci ripropone questo tema in modo più evidente: la risposta alle crisi del XXI secolo non può che essere sovranazionale.

Come superiamo la crisi sanitaria?             

Lo smarrimento provocato dal Covid si supera solo se la soluzione va oltre i nostri confini statuali, solo se l’affrontiamo in tutto il mondo con gli stessi strumenti. La prova più evidente è la diffusione dei vaccini: solo se riusciremo a garantirli a tutti, potremo essere al sicuro. E questo ce lo dice anche l’Agenda 2030 che è poi una grande agenda dei diritti: salute, appunto, poi ambiente, parità di genere, lavoro. Ora il punto è capire se e quali soggetti posso portare avanti questo programma, partendo dalla prima e più grave considerazione cioè la crisi e le difficoltà dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Una debolezza che di fatto chiama in causa, nel senso che chiede di divenire protagonista del cambiamento in primis l’Unione Europea che nei suoi principi e nelle sue politiche già condivide quegli obiettivi. C’è voluta la pandemia per dare una svolta all’Europa, per far nascere un vero governo multilaterale. Questa volta la UE non si è comportata come nel 2008 – penso al trattamento riservato alla Grecia – ma ha messo in campo un progetto di altissimo profilo che si è concretizzato con Next Generation Ue. Ora bisogna farlo vivere, indicando una strategia ampia e inclusiva. E’ una stagione che mette alla prova le forze progressiste e non a caso nei paesi dove si è andati al voto quelle forze hanno avuto consensi importanti.

La sfida ovviamente è anche in Italia: come facciamo vivere gli obiettivi nel Pnrr? Come usiamo quelle risorse per un’impronta progressista da dare al paese?

Ecco la nostra sfida: rafforzare politiche che tengano insieme grandi obiettivi globali e far uscire il paese dalla crisi generata dalla pandemia. Un ruolo importante lo svolgeranno le istituzioni di prossimità a cominciare da Comuni e Regioni.                   

E i corpi intermedi onorevole che ruolo avranno? 

Infine dobbiamo cogliere l’occasione per una riflessione sul ruolo e il protagonismo dei grandi soggetti sociali a partire dai partiti politici come elementi di tenuta della comunità. E pensare come costruire famiglie comuni fuori dai confini nazionali. Penso alla prospettiva di un partito socialista europeo, con politiche e progetti condivisi e dove nel congresso votino gli iscritti. 

Non nascondo le preoccupazioni sulla debolezza dei soggetti che dovrebbero sovrintendere e realizzare i grandi progetti di cambiamento dei prossimi anni. È proprio lì che dobbiamo concentrare i nostri sforzi. Anche occasioni come questo seminario di oggi risultano importantissime. Un caro saluto.

 

Alessandro Mauriello @europolitiche 

Crossmediale in lingua italiana sulle politiche delle istituzioni europee e dei governi dei paesi dell’Unione Europea

Crossmediale in lingua italiana sulle politiche delle istituzioni europee e dei governi dei paesi dell’Unione Europea


instagram
twitter
whatsapp

SITO WEB REALIZZATO DA Q DIGITALY

©2021-2022 di Europolitiche.it