Con una nota congiunta, la Commissione europea e l'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, hanno ribadito l'impegno europeo all'accoglienza di sfollati e profughi in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra ogni anno il 20 giugno.
Echeggiano sui media di tutto il mondo cifre allarmanti: sono 110 milioni le persone forzatamente sfollate a livello globale.
Nella nota europea si legge che l’Unione europea continua a essere "uno dei principali donatori umanitari e allo sviluppo e a intensificare i nostri sforzi per garantire che l’Ue rimanga un luogo in cui i rifugiati trovano protezione e sicurezza”.
L'Unione europea è attiva in Afghanistan, Siria, Venezuela, Myanmar, Yemen, Sud Sudan, Sudan, Repubblica democratica del Congo e Burkina Faso. Vengono forniti aiuti salvavita tra cui cibo, alloggio, istruzione, assistenza sanitaria e supporto per i mezzi di sussistenza.
La nota Ue aggiunge: “Sebbene la stragrande maggioranza degli sfollati forzati si trovi al di fuori dell’Ue, l'UE sostiene milioni di rifugiati negli Stati membri. In particolare, con la guerra della Russia contro l’Ucraina, gli Stati Ue stanno ospitando circa 4 milioni di persone ucraine sotto protezione temporanea, con più della metà composta da donne e bambini”.
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