EU/EN - Important world leaders attended the Holocaust Remembrance Day ceremony on Monday afternoon, January 27.
The annual event remembers the six million Jewish people murdered during the Holocaust, as well as the millions of other people killed under Nazi persecution and those who died in subsequent genocides.
IT - Il 27 gennaio è l'anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, luogo simbolo dello sterminio di milioni di persone che lì e negli altri centri della spietata macchina della morte nazifascista furono deportati e uccisi. Dall'anno 2000 in Italia e dal 2005 con risoluzione dell'Assemblea delle Nazioni Unite il 27 gennaio è in tutto il mondo il Giorno della Memoria, perché proprio in questa data, nel 1945, le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. In un anno particolare come il 2025, che segna l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il Giorno della Memoria apre un importante calendario di eventi. Molti i capi di stato presenti alla celebrazione ad Auschwitz, compreso il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.“Non dimentichiamo i milioni di vittime della Shoah. Quanto successo ad Auschwitz "è parte della nostra storia e quindi anche della nostra identità, con la quale dobbiamo confrontarci". Così Frank-Walter Steinmeier, presidente federale tedesco, ha commentato la sua visita al campo di concentramento. "Lottiamo instancabilmente contro l'antisemitismo e l'odio, in nome di tutti i morti. Diventiamo memoria della loro memoria”, ha scritto in un messaggio su X Emmanuel Macron, volato anche lui in Polonia. Il presidente polacco Andrej Duda ha spiegato che la Polonia conserva questo sito "per preservare la memoria, per mantenerla viva, affinché la gente ricordi sempre". "Noi polacchi siamo i custodi della memoria oggi" e abbiamo la "missione" di preservare la testimonianza, ha detto nel suo discorso ad Auschwitz. Questo è necessario affinché "il mondo non permetta mai più che una catastrofe umana così drammatica accada"
Ottanta anni fa venivano svelati gli orrori dei lager nazisti, dove vennero rinchiusi ebrei, ma anche dissidenti politici, rom, persone omosessuali: tutte le minoranze invise alla dittatura nazista. Anche Re Carlo III è arrivato in Polonia per le celebrazioni. "Ricordare i mali del passato resta un compito fondamentale e, così facendo, plasmiamo il nostro presente e diamo forma al nostro futuro", ha sottolineato nel suo intervento al Centro della comunità ebraica di Cracovia. Il mondo non deve dimenticare gli orrori del nazi-fascismo. Tantomeno si deve allentare l'attenzione quando in occidente crescono le pulsioni negazioniste e crescono partiti e movimenti che si ispirano apertamente a idee politiche che si speravano seppellite dalla vergogna della Shoah.
"L'antisemitismo esiste ancora, alimentato dalle stesse bugie e dallo stesso odio che hanno reso possibile il genocidio nazista", ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. "L'antisemitismo sta aumentando - sottolinea Guterres - lo dobbiamo condannare e rinnovare la nostra determinazione a difendere la dignità e i diritti umani di tutti".
Giusy Rossi @europolitiche.it