Gli elettori di Marine Le Pen ci credevano davvero. L'estrema destra ha toccato in questa serata di domenica 24 aprile il più elevato livello storico in un'elezione presidenziale. Secondo le previsioni d'Ipsos-Sopra Steva, però, il presidente uscente Emmanuel Macron è stato rieletto con un risultato di 58,8% dinanzi a Marine Le Pen con il 41,2 %. Tre punti in meno rispetto al secondo turno dell'elezione del 2017.
Il tasso di astensione è stimato al 28,2 %. Un dato che impressiona e fa riflettere.
A sinistra, parecchi militanti si sono riuniti pacificamente a Place de la République, a Parigi. Jean-Luc Mélenchon, mirando al ruolo di primo ministro, tenta d'imporre una coabitazione. I sindacati gioiscono per la sconfitta di Marine Le Pen ma si preoccupano per la sua ascesa.
A destra, secondo i militanti del Rassemblement national si tratta adesso di costruire "un'opposizione di patrioti" all'Assemblée nationale.
A Lyon sono stati segnalati degli incidenti dopo l'annuncio dei risultati.
François Bayrou, il presidente del Mouvement démocrate, afferma che "stasera, c'era molta emozione. Forse avete sentito che la voce del presidente era un po' rotta...È evidente che si tratta di un momento che non ha quasi precedenti. Mai un presidente della Repubblica era stato rieletto mentre era al potere".
Allude al fatto che Emmanuel Macron è il primo presidente della Repubblica a essere rieletto fuori periodo di coabitazione.
Emmanuel Macron afferma che i Francesi hanno optato per la scelta di un progetto umanista, ambizioso per l'indipendenza del nostro Paese, per la nostra Europa, un progetto repubblicano nei suoi valori, un progetto sociale ed ecologico, un progetto fondato sul lavoro e la creazione, un progetto di liberazione delle nostre forze accademiche, culturali, imprenditoriali".Il presidente rieletto ricorda che "la guerra in Ucraina è sotto i nostri occhi per ricordarci che attraversiamo dei tempi tragici". Aggiunge altresì che "il nostro Paese è tormentato da tanti dubbi, da tante divisioni" e promette che "nessuno sarà lasciato ai margini".
Il presidente afferma di voler portare avanti il suo progetto "con forza per gli anni a venire, essendo anche depositario delle divisioni che si sono espresse e delle differenze, vigilando ogni giorno al rispetto di ciascuno e continuando ad operare per una società più giusta e improntata all'uguaglianza fra le donne e gli uomini".
Secondo Jean-Luc Mélenchon, "Monsieur Macron è il presidente della V Repubblica più mal eletto". Ha proseguito spingendosi ad affermare che "la sua monarchia presidenziale sopravvive per difetto e sotto l'obbligo di una scelta distorta".
La netta affermazione di Macron mette però in ombra mediatica i tanti possibili clamori propagandistici o embrioni di strategia per le prossime settimane. Questa domenica 24 aprile, i Francesi hanno eletto il loro nuovo capo di Stato e, come nel 2017, hanno scelto Emmanuel Macron.
Abbiamo assistito a un duello emozionante che opponeva due personalità diverse ma soprattutto due visioni della Francia e dell'Europa diametralmente opposte.
Buon lavoro, monsieur Macron!
24 aprile 2022
Adriana Valenti Sabouret @europolitiche