instagram
twitter

Iscriviti ora alla

europolitiche3
europolitiche

Newsletter

europolitiche
La mini plenaria dell'Europarlamento a Bruxelles e i temi in discussioneFondi della PAC a Francia, Italia, Spagna e Portogallo per siccità e inondazioniPreoccupazioni a Bruxelles sulla violazione dei principi UE in Polonia ed UngheriaSanchez convoca per il 23 luglio le elezioni anticipate in SpagnaI 25 anni della Banca centrale europeaElezioni in Grecia, Mitsotakis vince e rilanciaDalle sanzioni rafforzate alla Russia alle tensioni con la Cina, a Hiroshima si chiude il Vertice G7La presidente Von der Leyen ai lavori del Consiglio d'Europa a ReykjavikSugli Affari Esteri, Colonna e Baerbock mirano a coordinare meglio l'azione congiunta franco-tedescaBeniamino Andreatta, il riformista europeo e globale. Conversazione con la direttrice della Rivista Arel ColimbertiL'europeismo realista di Olaf Scholz in plenaria a StrasburgoIl 9 maggio è la Festa dell'Europa!Politica estera e di sicurezza Ue: per nove Paesi serve decidere a maggioranza qualificataPrimo maggio di forti tensioni in FranciaPatto stabilità, Gentiloni: la riforma "apre nuovo capitolo"Francia e Italia, culture esemplari per coesione in Europa. Cronache e interviste dal Festival du Livre de ParisGermania: chiudono le ultime tre centrali nucleariFrancia: via libera del Consiglio costituzionale alla riforma delle pensioniLe ambizioni degli europeisti democratici. Intervista a Lia QuartapelleBerlino dopo il voto: dalla capitale ecologica alla svolta securitaria. Critici i VerdiFinlandia alle urne: svolta a destra, solo terzi i socialdemocratici della premier Sanna MarinBreton, Opec aumenta i prezzi del petrolio con taglio speculativo della produzioneL'Europa come percorso, meta e destino: recensione del libro di Giusy Rossi "Casa Erasmus"I ministri Ue ratificano lo stop ai motori termici nel 2035L'Unione europea rinsalda i partenariati mediterranei. Missione di Paolo Gentiloni in Tunisia, in grave crisi economica.Sanchez, Macron e Von der Leyen in visita in CinaIl Consiglio europeo di marzoL'eurozona si rivela resiliente alle crisi bancarieUbs salva Credit Suisse. Anche in UE un sospiro di sollievoParere positivo dell’Ecofin alla riforma della governance economica UeIl fallimento negli Usa della Silicon Valley Bank. Le rassicurazioni sulla tenuta dei sistemi creditizi europeiPrimo accordo tra Ue e Usa sui sussidi. Si parte dalle batterieBuon 8 marzo alle libere donne europeeMartedi nero in Francia per gli scioperi contro la riforma delle pensioniUE e Regno Unito hanno raggiunto un accordo sull'Irlanda del Nord
europolitiche

Germania: chiudono le ultime tre centrali nucleari

17-04-2023 14:39

Europolitiche

Europolitiche, germania, scholz, Berlino, aprile 2023, centrali nucleari, stop al nuclare, governo scholz,

Germania: chiudono le ultime tre centrali nucleari

Sabato 15 aprile le centrali di Isar 2 (sud-est), Neckarwestheim (sud-ovest) e Emsland (nord-ovest) sono state scollegate dalla rete elettrica.

La Germania ha chiuso sabato 15 aprile le ultime tre centrali nucleari attive nel Paese.

Si tratta degli impianti Isar 2 in Baviera, Emsland nella Bassa Sassonia e Neckarwestheim, nel Baden Wuerttemberg.

Dopo una prima decisione di Berlino all'inizio degli anni Duemila di abbandonare gradualmente il nucleare, fu la cancelliera Angela Merkel ad accelerare il processo dopo il disastro di Fukushima nel 2011 e a dichiarare che le centrali sarebbero state chiuse entro il 2022. Dal 2003, la Germania ha già chiuso ben 16 reattori.

Il Paese più economicamente solido e avido di energia per le sue industrie, rinuncia così definitivamente a una fonte energetica presente per oltre 60 anni sul suo territorio (il primo reattore commerciale fu inaugurato a Kahl, in Baviera, nel novembre del 1960).

Come noto, la scadenza è stata posticipata dal governo Scholz per non aggravare la crisi energetica, legata all'accesso e all'aumento dei prezzi dell'energia, innescata dalla guerra in Ucraina.  Particolarmente soddisfatta, la componente dei Verdi nel governo: "I rischi associati all'energia nucleare sono decisamente incontrollabili", ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Steffi Lemke, esponente di spicco dei Grunen tedeschi. 

Di parere opposto Bijan Djir-Sarai, segretario generale del partito liberale Fdp, anch'esso al governo:  "Si tratta di un errore strategico in un contesto geopolitico ancora teso". 

Il Paese resta comunuque ancora alle prese con il problema di dove stoccare le scorie.

Nel primo trimestre del 2023, il nucleare ha garantito il 4% del fabbisogno di elettricità del Paese. Le rinnovabili in crescita hanno contribuito per il 51% mentre il 28% arriva ancora dal carbone.

Gli ambientalisti hanno significativamente salutato la rinuncia all'energia nucleare con presidi nei pressi delle ultime tre centrali nucleari disattivate.

 

 

Desk@europolitiche.it

 

 

Crossmediale in lingua italiana sulle politiche delle istituzioni europee e dei governi dei paesi dell’Unione Europea

Crossmediale in lingua italiana sulle politiche delle istituzioni europee e dei governi dei paesi dell’Unione Europea


instagram
twitter
whatsapp

SITO WEB REALIZZATO DA Q DIGITALY

©2021-2022 di Europolitiche.it

Create Website with flazio.com | Free and Easy Website Builder